Dal 1999 è attivo ad Anghiari il Circolo di Scrittura Autobiografica a Distanza, promosso da Stefanie Risse.
Il Circolo usa come mezzo la corrispondenza epistolare, tramite lettere scritte a mano.
Ai partecipanti in tutta Italia e all’estero vengono proposte argomenti autobiografici e a tutte le lettere che arrivano, i corrispondenti locali rispondono individualmente, sollecitando con nuovi argomenti ulteriori scritture.
COMUNICAZIONI DEL CIRCOLO DI SCRITTURA AUTOBIOGRAFICA A DISTANZA
Il materiale raccolto viene archiviato in sede e può essere usato per la creazione di autobiografie in forma di libri o per pubblicazioni di antologie – sempre con il consenso dei partecipanti.
Nel 2024 l’archivio conserva oltre 4500 lettere.
I corrispondenti locali che leggono le lettere e rispondono individualmente, sono: Anna Noferi, Daniela Guidi, Fabio Marraghini, Paolo Cavagnero, Maria Luisa Piazzesi, Maria Pia Nicolussi, Rosella Fieri, Siria Giommoni, Stefanie Risse.
Tutti soci della LUA (con tessera in regola per il 2024) possono partecipare alla nostra attività:
basta che ci mandate, per posta e manoscritto, il vostro “primo ricordo” e riceverete la nostra risposta e un nuovo argomento da affrontare.
Vi aspettiamo!
Stefanie Risse
Coordinatrice del Circolo di scrittura autobiografica a distanza
Circolo di scrittura autobiografica a distanza, Via Taglieschi, 2 52031 Anghiari (AR).
stefanie.risse@lua.it
Per partecipare per favore compilare e inviare il nostro Regolamento
Stefanie Risse
Coordinatrice del Circolo di scrittura autobiografica a distanza
Scarica il Pdf della lettera
L’indirizzo è : Circolo di scrittura autobiografica a distanza, Piazza del Popolo 5, 52031 Anghiari (AR).
Responsabile e animatrice del Circolo di Scrittura:
Stefanie Risse – stefanie.risse@lua.it
Per partecipare compilare e inviare il documento Regolament
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IL MIO CREDO
In occasione del Festival dell’Autobiografia 2024 è stato presentato la nuova raccolta di oltre 50 testi sul tema: Il mio credo con la prefazione di Duccio Demetrio che manda “l’invito a meditare in profondità e a lungo le pagine di un libro a più voci coraggioso, inconsueto e onesto.”
Per ordinazione contattare l’editrice patrizia.petrosino@gmail.com
Si può leggere la recensione di Gianfranco Bandini cliccando qui
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CON LA PENNA IN MANO
Dal testo Con la penna in mano, a cura del Circolo di Scrittura Autobiografica a Distanza
La scrittura (autobiografica) si fa segno, visibilità e,
attraverso la lente pedagogica del ricorso alle immagini in movimento
diviene spettacolo ed esposizione,
diviene corpo tangibile di una necessaria deposizione dell’ansia di verità.
Duccio Demetrio
Come si fa a resistere alla tentazione di voler trasformare una scrittura particolarmente riuscita non certo in un film, ma in un video per poi etichettarlo come video narrazione? Con un’amica autobiografa esperta e con tanti anni di scrittura di sé non è difficile – a certe condizioni. Vediamo quali raccontando come noi siamo riusciti ad arrivare fino in fondo.
Nel 2023 il Circolo di scrittura autobiografica a distanza col titolo “Con la penna in mano. Emozioni riflessioni ricordi” a cura di Stefanie Risse e Anna Noferi pubblica una raccolta di scritti dei suoi corrispondenti. Fra questi ne viene scelto uno per realizzarne un video. Si tratta del racconto di Marica Apostolo “La mano che scrive”. L’autrice è d’accordo a fare anche da protagonista e ci si mette al lavoro prima di tutto sulla sceneggiatura. Si scoprono qua là nella prosa di Marica alcune parti più poetiche e quindi adatte ad essere interpretate con l’Euritmia come parola visibile. A tal fine mentre la voce dei soliloqui è quella di Marica l’interpretazione dei brani lirici viene affidata a un’artista della parola capace di sincronizzarsi con il movimento euritmico.
Si individuano i luoghi dove girare le scene: tutte ad Anghiari – ben riconoscibile negli esterni – con la sola eccezione di una scena da farsi a Sansepolcro dentro il Museo di Aboca.
Con regia e montaggio affidati a mani esperte si arriva – con una previsione ottimista di tre giorni di riprese e una decina di ore di montaggio – a concludere positivamente l’analisi di fattibilità. Sabato 15 luglio 2024 alle ore 15,00 il primo ciak.
È nato così “Su un filo di parole”:
Lorenzo Moreni ne ha curato riprese, montaggio e regia, mentre la sceneggiatura è di Renato Li Vigni
Un articolo di Stefanie Risse che è stato pubblicato nella rivista SCRITTURA, n.189, nel dicembre 2023:
Come mi sento con la penna in mano
“In occasione del Festival dell’Autobiografia , il 30 settembre abbiamo potuto presentare la nostra ultima raccolta, della quale siamo particolarmente orgogliosi!”
Scrivere a mano: un’arte destinata all’oblio?
Del piacere di condurre la penna con la mano, ma anche di qualche dolore, parlano le lettere inviate al Circolo di Scrittura Autobiografica a distanza di Anghiari. Più di cinquanta mittenti hanno dato il loro contributo costituito da emozioni, riflessioni e ricordi connessi alla scrittura manuale nel corso della loro vita.
Ogni testo è illustrato da una pagina dell’originale manoscritto, a formare una raccolta veramente particolare in cui contenuto e forma si completano a vicenda.
Formato 14,5×22, 260 pagine, illustrato a colori Luglio 2023 – ISBN 9788898810093 – € 22,00 Genere: autobiografico
Per ordini rivolgersi all’editore: patrizia.petrosino@gmail.com
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SENTIRSI ALL’ANTICA
Sentirsi all’antica è un modo di dire che corrisponde a tanti modi di essere, uno per ciascuno degli scrittori del Circolo di scrittura autobiografia a distanza che hanno risposto alla sollecitazione “Mi
sento all’antica quando…”. Lo spunto è venuto dal libro All’antica di Duccio Demetrio, professore di filosofia e co-fondatore della Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari.
«È così accaduto che quaranta persone, più donne che uomini, più anziani
che giovani, hanno inviato nei mesi scorsi le loro lettere per
raccontare entrando nel tam-tam del Circolo che cosa significasse il
sentirsi o meno all’antica. […] Sono testimonianze […] che ci dimostrano
che il sentire all’antica è una frase che si rivela utile tanto per la
rilettura silenziosa della propria vita, quanto per la sua traduzione in autobiografia.»
(dalla prefazione di Duccio Demetrio)
Sentirsi all’antica
AA.VV. – Circolo di scrittura autobiografica a distanza (Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari)
A cura di Stefanie Risse
ISBN 9788898810079 – pp. 160 – formato 14,5×22 – € 15,00
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Al posto di una prefazione: una lettera di Stefanie Rise su
28 MOMENTI DI UNA VITA di Paolo Covagnero Clicca qui per leggere
QUELLA VOLTA, SU UN TRENO
AA.VV. – Circolo di scrittura autobiografica a distanza (Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari)
A cura di Stefanie Risse e Roberto Scanarotti. Treni, stazioni e rotaie come sfondo su cui si proiettano esperienze realmente vissute. Agli autori di questa antologia biografica è bastato il potere suggestivo di una proposta di scrittura, “Quella volta, su un treno”, per recuperare dalla memoria speciali ed emozionanti frammenti di vita: storie di incontri, di perdite, di svolte e di trasformazioni che attraversano la Storia del nostro Paese e toccano ferrovie lontane nel mondo.
«In treno ogni riflessione si fa serpentina, umile, sagace. Il pensiero prende la cadenza delle ruote e macina, macina idee come fossero chilometri di riflessioni da percorrere». (Dacia Maraini, Il treno dell’ultima notte)
Quella volta, su un treno è un progetto del Circolo di scrittura a distanza della Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari.
Tutte le informazioni a questo Link: https://www.equinozi.it/editoria/quella-volta-su-un-treno/
TEC-H-NOLOGY
Non tutti i virus vengono per nuocere
Corona Virus non c’entra niente! Qui parliamo di un altro virus, tutt’altra storia: qui vi racconto un’esperienza speciale del Circolo di scrittura autobiografica a distanza. Come la scrittura autobiografica ha sfondato una porta e ha prodotto un piccolo capolavoro.
Non è passato nemmeno un anno che Michela Pertosa si è presentata per la prima volta nel nostro gruppo locale del Circolo di scrittura autobiografica a distanza ad Anghiari.
E’ entrata piena di entusiasmo nel nostro gruppo, come un vento fresco dalla sua montagna di Chiusi della Verna, dove ha subito iniziato – come è di regola per i corrispondenti – ad affrontare la scrittura autobiografica con i primi nostri argomenti classici, ricordi d’ infanzia. Ogni sua lettura in sala è stata un evento, un’ emozione. Raccontava di un’infanzia da figlia di emigrati dal sud nelle periferie di Milano, di un’infanzia difficile assai, talvolta tragica – ma sempre descritta con uno sguardo distaccato e un tono allegro che alleggerisce il peso di ogni sua esperienza cupa e mette in evidenza il lato comico e divertente, per renderla accettabile per se stessa e addirittura piacevole per chi ascolta.
Se Michela ha avuto un’infanzia difficile, non è facile nemmeno il suo presente. Una delle sfide più grandi è la gestione del figlio quindicenne, autistico, con cui vive da sola. Ma anche qui, con la scrittura, ha trovato uno sbocco liberatorio. Si è immedesimata nella figura di un ragazzo quindicenne, rinchiuso nel suo mondo tecnologico e ha inventato una storia in sette capitoli in cui trova un’originale via d’uscita. E’ come? Semplice: la tecnologia si blocca, prende vita autonoma e – su un percorso ad ostacoli – lo conduce passo per passo ad un’altra realtà, fatta di libri ed incontri con persone “vere”.
Certo, è una lettura “pedagogica” che conclude le 90 pagine con consigli utili per la vita, ma per merito del suo linguaggio originale la lettura non diventa mai pesante, anzì: vola, e tutti i genitori e figli in quest’età difficile vi si potranno riconoscere. Ecco l’incipit:
Sono quindici minuti ormai che sono seduto sulla tazza del cesso, cercando di sbloccare i trucchi per le armi GTA, ma questo cavolo di telefono non ne vuole proprio sapere di collaborare. Se non fosse solo un pezzo di plastica penserei che lo sta facendo apposta, in più ci si è messa mia madre con le sue domande a raffica. “Hai fatto i compiti?”E da qui parte la storia. Leggere per conoscerla.
S.Risse 6/2020
TEC-H-NOLOGY di Michela Pertosa / Albatros – Nuove Voci – Maggio 2020
QUELLA VOLTA, SU UN TRENO
RECENSIONE DI CARMINE LAZZARINI
Si intitola ‘Quella volta, su un treno’ ed è la nuova raccolta di scritture autobiografiche realizzata dal Circolo di scrittura autobiografica a distanza della Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari. Nata da un’idea di Stefanie Risse e di Roberto Scanarotti, la nuova antologia autobiografica targata LUA propone i contributi delle oltre quaranta persone che hanno risposto con entusiasmo alla chiamata del Circolo. A tutte loro è bastato il potere suggestivo della proposta per recuperare dalla memoria speciali ed emozionanti frammenti di vita: storie di incontri, di perdite, di svolte e di trasformazioni che attraversano il Paese e toccano ferrovie lontane nel mondo.
“Treni, stazioni, scompartimenti e itinerari sulle rotaie – scrive Scanarotti nella prefazione – sono speciali scenari di avventura e di scoperta, di socializzazione e di introspezione. Viaggiare in treno può diventare un’esperienza sorprendente: a bordo di una carrozza, scivolando sui binari, con la mente e il corpo si entra in un altro mondo, si osservano paesaggi che scorrono al di là dei finestrini, si incontrano e conoscono altri viaggiatori, e a volte anche i loro destini”. E ancora. “A volte basta poco: un incontro, uno sguardo, un episodio, “quel” viaggio, quella volta su quel treno. Grandi o piccole, evidenti o impercettibili, queste esperienze vanno a toccare le sfere dell’affettività, della relazione o dell’immaginazione, e spingono talvolta – quando il momento propizio si rende percepibile – a rivolgersi alla scrittura”.
Per il Circolo di Scrittura a distanza, questa esperienza è una novità: “Per la prima volta – spiega la presidente Stefanie Risse – abbiamo raccolto testi scritti non a mano, inviati per email: decisione non facile, visto che la nostra particolarità, da sempre, è la promozione e la valorizzazione della scrittura a mano. Ma una cosa non esclude l’altra, e il risultato ci ha positivamente sorpreso. La grande varietà di testi – per la loro diversità, sia nel contenuto sia nella forma – per noi significa una grande ricchezza: tanti i viaggi, tante le storie che tutte insieme formano una storia corale su un tema decisamente azzeccato. Ancora oggi, continuano ad arrivare segnalazioni di persone che vorrebbero partecipare, e ci chiedono una seconda puntata!”.
Cliccando qui la Recensione al volume di Carmine Lazzarini
‘Quella volta, su un treno’ (a cura di Stefanie Risse e Roberto Scanarotti, Equinozi editore, 2020, 315 pagg., € 16,00) sarà presentato al Festival di Anghiari nel corso di un laboratorio di scrittura che offrirà ai partecipanti l’opportunità di proseguire il viaggio aperto dal libro lungo i paesaggi dei propri ricordi.
Anghiari, 13 febbario 2019
Cari amici dell’autobiografia!
Vogliamo invitarvi a scriverci di Voi. Come primo argomento proponiamo:
Il mio primo ricordo
Cercate di scrivere spontaneamente, a mano e con penna.
Talvolta può bastare una frase per trasportare un immagine del passato,
ma non ci sono limiti – potete anche mandarci diverse pagine di scrittura,
volentieri anche foto o disegni che accompagnano il testo.
Il nostro gruppo di lettori-corrispondenti prenderà cura della Vostra lettera
e Vi risponderà, inviandovi il prossimo argomento.
Tutto il materiale verrà raccolto in cartelle personali.
Con cordiali saluti.
Stefanie Risse
Coordinatrice del Circolo
* Dal 1999 il Circolo riceve, risponde e raccoglie lettere con ricordi personali.
* Il Circolo è un’iniziativa della Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari.
La partecipazione è gratuita per i soci, l’iscrizione all’associazione è obbligatoria.
Spedisci a: Circolo di scrittura autobiografica a distanza
Piazza del Popolo, 5
52031 Anghiari (AR)
Scarica e firma il regolamento per partecipare al Circolo di Scrittura Autobiografica a distanza cliccando qui
UNA LETTERA IMPORTANTE
Autori vari, a cura di Stefanie Risse. Postfazione di Anna Noferi.
ISBN 9788898810246 – formato 14,5×22 – b/n con foto – pp. 152 – € 15,00
Editore Equinozi, luglio 2019
Dal Circolo di scrittura autobiografica a distanza una nuova raccolta di lettere – le lettere di una volta, scritte a mano e inviate per posta – che hanno come tema la lettera stessa: Una lettera importante.
Lettere ricevute, inviate, mai scritte, desiderate e mai arrivate, ricordate con emozione o scritte ex novo per l’occasione… Una lettura per ricordare e rivalutare il ruolo della lettera nella nostra vita, riavvicinarci a momenti delicati, indurci a rileggere lettere conservate se ne abbiamo, o per scrivere a qualcuno che ci sta a cuore, prima che sia troppo tardi.
Il libro è stato presentato ad Anghiari, al Festival dell’Autobiografia 2019, ed è ancora possibile acquistarlo scrivendo all’editore:
patrizia.petrosino@gmail.com – tel. 3347626712