SCRIVERE COME: Paola Masino
a cura di Nicoletta Polla-Mattiot
“Tutto quanto veste gli attimi di abbandono amoroso, si son fatti lembi vivi di noi”
Gli oggetti come testimoni animati della memoria e come tedofori della scrittura autobiografica. L’Io è un astro di cui posizione e orbita non sono mai state del tutto individuate, diceva Ingeborg Bachmann. La conoscenza di sé assomiglia alla luce che si rivela nell’universo solo quando tocca e incontra qualcosa, altrimenti corre al buio. Può allora avere senso provare ad attraversare la propria autobiografia attraverso le cose che sono venute in più diretto contatto con noi e che ci hanno rivestito, come prima alterità e primo rispecchiamento.
Lo faremo con l’aiuto di un diario segreto e per lungo tempo inedito, scritto a mano sui quaderni di scuola, di una delle grandi scrittrici dimenticate del Novecento italiano, autrice di racconti, poesie, romanzi, libretti d’opera.