grandi seminari 2023
La saggistica autobiografica:
quando si dimostra un genere filosofico.
Seminario teorico-pratico in due tempi a cura di Duccio Demetrio, Roberto Scanarotti, Donatella Messina e Ludovica Danieli
9-12 marzo e approfondimento 8-11 giugno 2023
Dal conflitto alla poetica personale. Le parole della trasformazione
a cura di Marisa Nardini e Vincenzo Todesco
15-19 marzo 2023
La parola che ci inventa
La scrittura poetica come gesto dell’ascolto
A cura di Stefano Raimondi
11-14 maggio 2023
Clicca qui per l’iscrizione
____
NUMERO MASSIMO DI PARTECIPANTI 20
SEDE Anghiari (AR)
ISCRIZIONE fino ad esaurimento posti
COSTO SEMINARI
Euro 200,00 per l’iscrizione al seminario
Per i diplomati Esperti (2° livello) della Libera Università dell’Autobiografia Euro 160,00
Per studenti universitari non lavoratori Euro 130,00
* Il seminario “La saggistica autobiografica: quando si dimostra un genere filosofico.” – 10-12 marzo e approfondimento 9-11 giugno 2023: si può partecipare al primo seminario senza dover partecipare a quello di approfondimento, poiché ogni appuntamento prevede il versamento della quota costo seminario.
**Il seminario “Dal conflitto alla poetica personale. Le parole della trasformazione” a cura di Marisa Nardini e Vincenzo Todesco 15-19 marzo 2023 – durata da mercoledì a domenica
Euro 270,00 per l’iscrizione al seminario
Per i diplomati Esperti (2° livello) della Libera Università dell’Autobiografia Euro 215,00
Per studenti universitari non lavoratori Euro 175,00
– Per la partecipazione ai seminari è obbligatorio il versamento della quota associativa annuale di Euro 25,00 da aggiungere al costo del seminario
L’iscrizione va regolarizzata tramite bonifico bancario intestato alla Libera Università dell’Autobiografia sul c/c 5108 della Banca di Anghiari e Stia Credito Cooperativo
ABI 8345 CAB 71310 CIN S IBAN IT28S08345 71310 000000005108 e inviando alla segreteria la ricevuta d’accredito.
PER INFORMAZIONI
Renato Li Vigni
Piazza del Popolo, 5 – 52031 Anghiari (AR)
Tel/fax 0575 788847
E-mail: segreteria@lua.it
LA SAGGISTICA AUTOBIOGRAFICA: QUANDO SI DIMOSTRA UN GENERE FILOSOFICO
Leggendo Jean-Paul Sartre, Simone, De Beauvoir, Maria Zambrano
Seminario teorico-pratico in due tempi a cura di Duccio Demetrio
9-12 marzo e approfondimento 9-11 giugno 2023
La saggistica autobiografica non rappresenta un nuovo genere narrativo che incrocia linguaggi filosofici, diaristici, epistolari, poetici di tono morale e, in molti casi, anche di carattere spirituale. Infatti i primi segni e indizi autorevoli di tale modalità narrativa si ravvisano già nelle letterature sia nelle opere filosofiche di grandi figure della storia del pensiero: Platone, Epicuro, Seneca, Agostino e, di seguito: de Montaigne, Descartes, Rousseau e molti contemporanei: Zambrano, Morin, Hillesum…
Il seminario laboratorio di scrittura filosofico-autobiografica vuole mostrare ai partecipanti che ognuno di noi aiutato dai maestri celebri può redigere una sua “ operetta” – per utilizzare la dizione leopardiana – di tono saggistico rileggendo la propria storia di vita. Inevitabilmente attraversata da temi di grande pregnanza critica e autocritica quali l’amore, il dolore, la memoria, l’addio, la saggezza, l’introspezione e l’intimità.
Senza dunque necessariamente aver ricevuto una formazione filosofica o ritenersi appassionati di filosofia il percorso – in due fasi – ci rivelerà che è sufficiente vivere e scrivere con intensità e consapevolezza autobiografica la propria storia per scoprire che le fonti di alcune scuole filosofiche erano già da tempo dentro di noi.
TEMPI
Venerdì dalle ore 15 alle ore 19
Sabato dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 19
Domenica dalle ore 9 alle ore 13
IMPORTANTE: Si può partecipare al primo seminario senza dover partecipare a quello di approfondimento, poichè ogni appuntamento prevede il versamento della quota costo seminario.
Dal conflitto alla poetica personale. Le parole della trasformazione
a cura di Marisa Nardini e Vincenzo Todesco
15-19 marzo 2023
“La scrittura presiede alla “riparazione”di quanto si è frantumato, instaura un altro ordine della memoria. Le parole, facendosi pagina, aiutano a sciogliere i grumi di tristezza e desolazione che gravavano come pesi, altrimenti non attenuabili.”
Duccio Demetrio
Il seminario offre la possibilità di interconnettere in modo esperienziale i due linguaggi della scrittura autobiografica e della mediazione umanistica per sciogliere nodi nei nostri conflitti intra e inter-personali e riaprire quindi alla possibilità di un nuovo diverso incontro con gli altri, ma anche con se stessi.
Il conflitto, la perdita di relazione, il distacco sono una delle grandi sofferenze di oggi, ove il grido spesso si manifesta con il non-detto soffocante o la rabbia spesso incontrollabile.
Anche nella quotidianità di ognuno esso genera disagio, sofferenza. Un lutto che non deriva dalla morte, ma dalla assenza , dalla scomparsa di “presenze” importanti, con cui il dialogo si è interrotto a volte per lungo tempo, a volte addirittura per sempre.
Generando un silenzio non generativo, ma al contrario frustrante e tossico. Un vuoto senza appello.
Per questo la scrittura della riparazione di cui parla Duccio Demetrio, riferita al lutto, al distacco, alla perdita, può essere usata a pieno titolo in relazione ai conflitti, ai lutti “ in presenza”, a quelle perdite e distacchi che, prolungandosi e incancrenendosi nel tempo, creano morti silenziose dentro e fuori di noi.
Il seminario è pensato per permettere a ciascuno, attraverso lo strumento della scrittura e la pratica della mediazione umanistica, di riattraversare la storia del proprio o dei propri conflitti, osservandoli con sguardo nuovo, come il prisma di un cristallo, per provare a sciogliere nodi interiori,antichi o recenti, in una sorta di “ liquefazione”interna,che li trasformi in opportunità per nuove eventuali fioriture.
Tali naturali fioriture potranno liberare una generatività nuova, misteriosa e sconosciuta anche a noi stessi, con l’emergere di parole e gesti inattesi, germogli di quella poetica personale che appartiene a ciascuno e attende solo di essere liberata, ascoltata, espressa.
La durata più dilatata del seminario, dal mercoledì pomeriggio alla domenica mattina, è motivata dalla necessità di rivisitare in profondità, con i silenzi ed i tempi dell’interiorità, nei primi due giorni e mezzo, la storia dei conflitti di ognuno,narrandoli e scrivendoli , in una sorta di simbolica krisis che, come insegna la mediazione umanistica, veicolandola dalla tragedia greca, possa condurre alla katarsis, ovvero alla trasformazione dello sguardo su noi stessi e la nostra storia, una fine che preluda ad un nuovo inizio dentro la profondità di noi stessi.
Le scritture di riparazione ci accompagneranno nel completare la katarsis ovvero l’inizio di una personale possibile”ri- fioritura”.
Nella giornata del sabato potranno essere introdotti anche altri linguaggi espressivi, con cui” tradurre” e completare le parole: il suono, il movimento, il corpo, in una visione olistica della possibile trasformazione del conflitto.
Al mattino di domenica, a chiusura del seminario, tireremo le fila dell’ esperienza vissuta attraverso scritture del “ qui e ora”, piccole prose poetiche e l’esperienza degli “ haiku” , che possano agevolare lo sbocciare di immagini , come nuova ed altra narrazione di sé, un chiudere che possa preludere ad un aprire rinnovato del proprio sguardo interiore.
Questo sarà il momento in cui, opportunamente condotti attraverso piccoli esercizi di meditazione e di silenzio, oltre che di visualizzazione creativa, potremo spingerci alla scoperta, sia pur in embrione, di quella poetica personale , che è una importante chiave della metamorfosi degli aspetti dolorosi della propria storia in frammenti d’arte, in scoperta di nuove personali parole, colori ed immagini, tutte da forgiare.
Sono convinta che, In un momento storico difficile , ritornare all’idea originale di “cura”, così centrale nella scrittura autobiografica, si inserisca nell’ottica di quel cambio di paradigma che oggi molti percepiscono come assolutamente necessario.
In questo senso la scrittura autobiografica, come la mediazione umanistica, in quanto pratiche maieutiche di grande efficacia, possono contribuire ad accelerare il processo, nell’ottica di un ben-essere, che risulta sempre più necessario declinare in modo relazionale , nel dialogo , nell’incontro autentico.
Che ci permetteranno inoltre di addentrarci nella miniera delle nostre nuove parole poetiche, diventando a loro volta nutrimento di trasformazione.
TEMPI
da Mercoledì ore 15 alle ore 19
Giovedì/Venerdì/Sabato dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 19
Domenica dalle ore 9 alle ore 13
Verso un sapere incarnato, pratiche di consapevolezza tra corpo, voce, scrittura
a cura di Mariagrazia Comunale e Federica Arbuatti
dal 4 al 7 maggio 2023
Come indica la parola, un seminario è un luogo e un’occasione per spargere qua e là un seme, un granello di esperienza; un luogo e un’opportunità per creare le condizioni affinché un seme, tra quelli sparsi, alla fine possa crescere e portare frutti a modo suo.
Le parole chiave di questo lavoro sono: presenza, relazione, corpo, parola, meditazione, con-centro-azione, sapere incarnato.
Purtroppo molto di quello che l’essere umano ha prodotto di rilevante, negli ultimi decenni, sono innumerevoli strumenti per comunicare stando lontani. Abbiamo creduto che la tecnologia potesse essere sostitutiva della relazione e della vicinanza, ma non è così. Sentiamo ora di avere più che mai bisogno di ritornare umani, di riscoprire la conoscenza dell’umano, la nostra fisicità, il contatto, la relazione. Di avere necessità di ritornare verso un sapere incarnato che possa risvegliare presenza e creare coscienza per tornare nuovamente ad abitarsi.
Ritornare verso un sapere incarnato che possa risvegliare presenza e creare coscienza per coltivare e abitare l’essere umani.
Attivare presenza attraverso l’esperienza e la pratica di un dialogo armonico in ascolto e relazione reciproca tra corpi- menti- cuori.
Conseguire alcuni metodi e pratiche, riguardanti una nuova consapevolezza del proprio corpo, della propria voce, del proprio dire, per arrivare a farsi pienamente Persona.
Metodo di lavoro:
Attingeremo alla pedagogia teatrale di Orazio Costa.
Esperiremo l’arte della meditazione di approccio laico, ovvero esercizi di silenzio, contemplazione, ascolto, che sfoceranno sempre nella pratica di scrittura autobiografica.
Esploreremo l’arte della parola attraverso la pratica della lettura ad alta voce intesa come dialogo aperto, vivo, mai concluso con il testo scritto.
Alterneremo come in una danza pratiche teatrali, meditazione e scrittura autobiografica sperimentando, come nella figura della lemniscata, la possibilità dell’infinito interrogarsi umano.
TEMPI
Giovedì dalle ore 15 alle ore 19
Venerdì/Sabato dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 19
Domenica dalle ore 9 alle ore 13
La parola che ci inventa
La scrittura poetica come gesto dell’ascolto
a cura di Stefano Raimondi
dal 11 al 14 maggio
“Solo mani vere scrivono poesie vere. Io non vedo alcuna differenza di principio tra una poesia e una stretta di mano”
Paul Celan
La scrittura poetica è un gesto che sa come inquadrare il mondo, le sue esperienze, coinvolgendo i nostri vissuti e le nostre emozioni. La poesia è un pertugio aperto dallo sguardo che il Sé rivolge al reale che ci appartiene; una pratica d’ascolto che ci orienta all’Altro da noi e all’Altro da me, all’Altro me. La parola di poesia convoca udienze. Apre a un progetto più ampio di quello che essa fa apparire/sembrare: organizza espressivamente e filosoficamente la nostra esperienza, tributandoci una memorabilità capace di trasformarci in una “storia” unica e condivisa.
La scrittura poetica è una delle nostre firme, una delle nostre possibilità d’essere, una delle nostre impronte: ci inventa alla vita.
Un percorso d’esplorazione autobiografico dove la poesia e le nostre scritture diventeranno materia e materiale da conoscere, ri-conoscere: raccontare.
Il percorso è dunque una viandanza dentro l’intimità delle parole di poesia, quelle che hanno scelto il cammino dell’ascolto.
Cosa incontreremo?
– Incontreremo un’attenzione alla parola.
– Avremo l’occasione di indugiare nella scrittura capace di arare il nostro campo, le nostre emozioni e le nostre memorie.
– Ci faremo carico dei passaggi evidenti della poesia, sia nella sua lettura che nella sua comprensione.
– Avremo una diversa occasione di conoscere di Sé qualcosa di inaspettato: che ci attende.
– Incontreremo Maestre e Maestri che con le loro parole hanno saputo fare spazio al mondo.
– Entreremo nella fucina del poeta.
TEMPI
Giovedì dalle ore 15 alle ore 19
Venerdì/Sabato dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 19
Domenica dalle ore 9 alle ore 13