Roberto Scanarotti

    Giornalista, laurea in lettere moderne, un passato da dirigente nell’area informazione e comunicazione del Gruppo FS, prima di incontrare la Lua ho collaborato con quotidiani e periodici scrivendo di sport, società e cinema e ho ricoperto ruoli da caporedattore e direttore di alcune testate ferroviarie. Al mondo dei treni, nella sua stimolante dimensione di spazio narrativo, ho dedicato i libri Treno e cinema (Le Mani, 1997), Aghi, Macachi e Marmotte. Dizionario semiserio per viaggiare in treno (Ec edizioni, 2006), Destinazione immaginario. Viaggio in treno nell’universo simbolico della ferrovia (2012; Equinozi, 2019), e, come co-curatore, Quella volta, su un treno (Equinozi, 2020), raccolta di scritture autobiografiche in collaborazione con il Circolo di scrittura a distanza Lua.
    Dopo essermi specializzato in metodologie autobiografiche e biografiche alla Lua ho condotto localmente laboratori di introduzione alla scrittura autobiografica e curato le seguenti raccolte di storie di vita: Ultra vendeva noccioline, nascita di un quartiere romano nei racconti degli anziani di Vitinia. (2013); Ritorno al Risaro. Viaggio nella memoria del quartiere romano di Vitinia, (Lo Sprint, 2014); Con le mani io vedrò. Storie di non vedenti (Ecedizioni, 2015); Alta in banda. Storie di sport e di vita dei pallavolisti genovesi del XX Secolo (Lo Sprint, 2016, con Gian Luigi Corti); Alla luce del Faro. Storie in salita di giovani coraggiosi (Equinozi, 2017); Liberi, autonomi e felici. Storie di vita e di altri punti di vista (Equinozi, 2018); E poi venne il coraggio. Storie di mamme che combattono il buio (Equinozi, 2019). Per le edizioni Mimesis, collana I quaderni di Anghiari, ho pubblicato inoltre “La mia anima è un’orchestra”, breve saggio su scrittura autobiografica e molteplicità dell’io.
    Dal 10 ottobre 2020 ho l’onore di far parte del Consiglio direttivo della “Libera”, nel cui ambito sono inoltre referente territoriale, componente del comitato editoriale della rivista “Autobiografie”, e segretario culturale del Centro Nazionale Ricerche e Studi autobiografici.  Tra le attività di cui mi sono occupato, rientrano l’organizzazione del Festival dell’Autobiografia 2019; quella del Simposio “Dialoghi intorno all’Autobiografia” dello stesso anno e delle Giornate culturali 2020. Nel 2021 mi sono occupato del progetto di narrazione collettiva realizzato con l’Università Popolare di Fermo, mentre nell’anno successivo ho coordinato il Festival dell’Autobiografia, l’organizzazione del concorso “L’Albero delle Ciliegie. Una storia tira l’altra”, e la pubblicazione del libro “L’albero delle ciliegie. Storie di paesi e di paesaggi”.

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