RECENSORE: Mariella Bo, .

Titolo: Scrivere di sé ai tempi del Coronavirus. @caraluatiscrivo

Autori: Marilena Capellino, Sara Degasperi

Editore: Mimesis (Milano)

Collana: Quaderni di Anghiari

Anno edizione: 2021

Pagine: 114

ISBN: 9788857572451

@caraluatiscrivo

di Marilena Capellino e Sara Degasperi


“Il diario – l’indicativo presente – diventa così l’asse di questo gigantesco romanzo corale che abbiamo scritto, che stiamo scrivendo tutti, un’autobiografia della nazione –anzi, del pianeta – che si sveglia bruscamente negli anni Venti. Un referto dei suoi umori, desideri, contraddizioni, articolato come forse per nessun altro evento traumatico della storia è dato trovare. Anche grazie ad una raccolta di testi come questa, potremo ricostruire con esattezza ogni singolo passaggio emotivo di un evento che ha messo e mette alla prova l’umanità del ventunesimo secolo”.
Con queste parole termina la prefazione di Paolo Di Paolo a questo testo, definito in modo specifico un “quaderno” corale perché è pubblicato nella collana “Quaderni di Anghiari” dell’editore Mimesis che dal 2018 propone strumenti di formazione in campo autobiografico e biografico.
A partire dall’inizio della pandemia molto è stato scritto da intellettuali, scrittori, poeti o condiviso sui social da singoli cittadini ma la cifra caratteristica di questo volume è la cura da parte delle autrici con la quale delicatamente hanno considerato la grande mole di scritti pervenuti, consapevoli di maneggiare materiali unici e preziosi.
La nascita del testo è la risposta di centinaia di scriventi che hanno risposto al Progetto “Scrivere di sé ai tempi del Coronavirus” che la Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari, per sua costituzione attenta a promuovere la scrittura di sé, ha lanciato a marzo 2020, quando l’Italia si chiudeva per la pandemia connessa alla diffusione del Covid-19.
Tra le finalità del progetto c’era il dare alle persone opportunità e stimoli di scrittura per non sentirsi abbandonati e soli in un tempo angoscioso, obbligati al ritiro in spazi ristretti, privati della libertà di movimento, invasi da sentimenti contrastanti di paura, rabbia, incertezza: offrire dunque spazi per avere cura di sé.
Le scritture raccolte sono state analizzate per provenienza di età, genere e area geografica, evidenziando un carattere di trasversalità intergenerazionale; molte infatti le scritture provenienti dalle scuole di ogni ordine e grado accanto alle scritture adulte e anziane; così come provenienti da scritture singole, o dai laboratori dei Circoli territoriali di scrittura e cultura autobiografica e ancora da scrittori e poeti che hanno partecipato al progetto.
Sono state in seguito evidenziate le tipologie diverse di scritture: le Riflessioni e i Pensieri, i Racconti e le Fiabe, le Lettere, i Diari, le Poesie e altri materiali fotografici e digitali, nonché disegni, musiche.
Nella seconda parte del quaderno i testi sono stati analizzati ricercando le salienze tematiche che li contraddistinguevano. Così sono emerse tematiche ricorrenti che hanno tracciato la storia dei mesi che vanno da marzo a luglio 2020: l’insorgere del virus, l’invasione nelle vite di ciascuno, i rapporti con la natura che si trasformano, le relazioni che si modificano, il silenzio innaturale e assordante ma al tempo stesso rigeneratore. I sentimenti e le emozioni che hanno attraversato questo periodo emergenziale: il dolore, la speranza e la paura, lo smarrimento e la rabbia, l’impotenza e l’angoscia. Sopra ogni altro il sentimento trasversale della mancanza di riti e abitudini, di contatto fisico, di libertà.
Ma a lato di questi sentimenti tristi le scritture testimoniano la possibilità di un cambiamento, la rinascita di empatia, compassione, gratitudine, il sapere vedere nella crisi un’opportunità trasformativa, un’occasione per conoscersi e riflettere su di sé, la nascita di una consapevolezza nuova, la riscoperta della dimensione relazionale spesso oscurata dalla fretta, dell’essenziale e di ciò che conta davvero nella vita, un “altro modo di stare al mondo” come scrive una delle tante narratrici.
È la nascita di uno stare uniti dentro la storia per realizzare una società della cura che sappia accogliere il cambiamento per inventarsi il futuro, riconoscendo a questo virus l’occasione per un possibile rinnovamento che si declina nell’aver cura di sé per aver cura del mondo andando a cercare le ancore emotive che possano sostenere ciascuna esistenza.
Le conclusioni sono un riconoscimento al potere della scrittura nelle sue principali funzioni: quella ripartiva che contiene impedendo la paralisi; quella protettiva che permette di non perdersi; quella maieutica che aiuta a vedere possibilità nuove; quella di riflettere per centrarsi e ri-centrarsi sostenendo il cambiamento. E questa volta l’eccezionalità è stata un movimento non solo individuale ma fortemente corale perché tutti e contemporaneamente ci si è trovati nello stesso contesto esistenziale.
Non ho fatto che seguire le parole, perle lucenti di una collana, che le due autrici hanno saputo comporre ricomponendo un materiale vasto e apparentemente diversificato che poteva sopraffare, confondere e smarrire e invece oltre ad un inquadramento sistematico e ad un’analisi attenta delle ricorsività hanno scelto di restituire parole attraverso le innumerevoli scritture che punteggiano il testo dando davvero la sensazione della coralità di un periodo storico sicuramente eccezionale. Una testimonianza destinata a durare.

COME ASSOCIARSI

Diventa socio della Libera Università dell’Autobiografia
di Anghiari!

Una comunità di scrittori e scrittrici di sé e per gli altri.

Sostieni la LUA e scopri tutti i vantaggi di essere socio:

CONTATTI LUA
  • Piazza del Popolo, 5
    52031 Anghiari (AR)
  • (+39) 0575 788847
  • (+39) 0575 788847
  • segreteria@lua.it