Vendesi io, perché trionfa l’autobiografia
AA.VV
Dal 2023 la Treccani pubblica il volume Un anno di storie, che analizza in modo approfondito gli argomenti, le tematiche e le novità – anche a livello stilistico – del panorama letterario italiano, non limitandosi ai libri, ma concentrandosi sui contenuti dei social media e delle serie televisive, considerate a tutt’oggi “i romanzi del terzo millennio”.
Il titolo del libro uscito alla fine del 2024 è particolarmente ammiccante e significativo: Vendesi io, perché trionfa l’autobiografia.
Già nel volume del 2023, Un paese è le storie che racconta, era stato affrontato con alcuni contributi il fenomeno del forte aumento, nella produzione editoriale, di narrazioni autobiografiche, che spaziavano dall’autofiction al memoir e alle testimonianze.
Ma è lo scorso anno che ha sancito un vero e proprio exploit dell’uscita – in libreria e non solo – di “storie vere”, anche di scrittori famosi, che si sono cimentati con la rappresentazione autobiografica della loro vita o di un periodo che li ha segnati profondamente, come la storia familiare e il racconto di una malattia.
Per aiutare il lettore a districarsi in questa ampia gamma di pubblicazioni, e a orientarsi nel pianeta della scrittura dell’io, il volume offre una mappa dettagliata, attraverso contributi inediti di importanti figure del contesto culturale italiano e internazionale.
Scrittori, poeti e critici dibattono sui contenuti e le cause di tale successo, tra cui l’influenza dei social – che quotidianamente propongono istantanee di vita vissuta (o di rappresentazione di vita?) – offrendo stimoli di riflessione, piste di lettura e strumenti per analizzare e comprendere da vicino questo fenomeno in così grande espansione, in termini di quantità di produzione e vendibilità nel mercato editoriale.
Vi è inoltre la ricerca di un senso, di una motivazione profonda che abbia determinato questo processo, e che abbia spinto l’io autoriale a emergere con così tanta forza nella narrativa contemporanea; e ci si domanda se la saturazione di fiction non stia portando gli autori a scrivere di sé anche per stabilire un contatto diretto ed empatico con i lettori, sempre più affascinati dalle storie di vita. A rischio d ferire, per eccesso di sincerità, amici e parenti.
È quanto afferma Paolo di Paolo nella prima sezione del libro, Vendesi io, che si chiede se l’autore occupi una posizione “comoda” nello svelare, in modo talvolta spietato, le sue vicende personali.
Nella stessa sezione si trova l’intervento di Tommaso Giartosio, finalista del Premio Strega 2024 con il libro Autobiogrammatica (Minimum Fax), che lo scorso settembre ha ricevuto il premio “Città dell’Autobiografia 2024” della LUA – Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari.
Nel suo articolo fa un excursus storico sul “gesto autobiografico” e considera il boom del memoir nel nostro tempo una “richiesta d’aiuto”, contrariamente al passato, quando l’autobiografia aveva l’obiettivo di “aiutare gli altri”.
E ancora, Paolo di Paolo intervista Zerocalcare, che attinge al vissuto personale per scrivere e disegnare le sue tavole, come nel libro Quando muori resta a me (Bao Publishing), incentrato sul rapporto con il padre.
Le altre parti tematiche del volume sono Casi critici, Cronologia e Letture.
Fa parte di questo viaggio nell’universo autobiografico la Lua – Libera Università dell’Autobiografia, a cui è dedicato – nella sezione Casi critici – il contributo di Tamara Baris, che si è recata ad Anghiari: in Anghiari, casa dell’autobiografia parla della “scoperta di una scuola che aiuta a raccontare di sé” e che, con i suoi corsi e le numerose iniziative, ha una funzione pedagogica e di ricerca sulla scrittura autobiografica e di comunità, declinata anche in altri linguaggi espressivi.
L’autrice è entrata in contatto con alcuni dei protagonisti di questo cammino esperienziale, che raccontano la storia e le attività della Lua.
La sezione Cronologia si sofferma sugli eventi culturali più significativi del 2024: mese per mese, come in un’agenda dell’io, troviamo gli incontri chiave dello scorso anno e vari contributi tematici, tra qui quelli di Valerio Magrelli, Oliviero Ponte Di Pino, Maura Gancitano, Nicola Lagioia e Tiziano Scarpa.
Nell’ultima parte, Letture, sono segnalati – con una breve descrizione, l’incipit e l’estratto da una recensione – alcuni libri usciti nel 2024, tra cui quelli di Antonio Franchini, Ilaria Gaspari, Alessandro Baricco, Enrico Brizzi e Donatella Di Pietrantonio.
La lettura del volume è scorrevole e coinvolgente, grazie alla diversificazione dei contenuti e alla veste grafica.
Si tratta di un libro prezioso per chi vuole comprendere le tendenze attuali nell’editoria, le trasformazioni del linguaggio odierno e il rapporto tra realtà e finzione nella letteratura.
E pone nuove domande: se non vi sia il rischio di un appiattimento dell’invenzione letteraria da parte dell’autore a scapito della qualità della narrazione.
Nello stesso tempo la scrittura autobiografica rappresenta una sfida importante: essere la testimonianza non di un solo individuo, ma della società e degli eventi che la caratterizzano; un luogo dove le tappe della vita intima, familiare e professionale scandiscano i fatti che si dipanano nel tempo, per mettere insieme i pezzi di un mondo in crisi e restituire un affresco della contemporaneità, in cui riconoscersi e di cui sentirsi parte.