Storie resistenti dalla Val di Susa
Mariella Bo e Marilena Capellino (a cura di)
Forse l’opinione che la maggior parte delle persone ha sulla questione TAV deriva da ciò che ha letto sui quotidiani o dalla televisione.
Questo libro invece, è una testimonianza diretta di storie di vita raccolte da Marilena Capellino e Mariella Bo di dodici persone nate tra il 1935 e il 1960, tutte facenti parte del movimento NO TAV della Val di Susa.
L’immagine che se ne riceve è quella di una comunità coesa e solidale connotata da una pluralità di esperienze, che si è costituita anche grazie alle caratteristiche storiche e sociali del territorio.
Infatti “… in molte delle storie presentate nel libro si guarda con affetto e orgoglio alle proprie origini contadine e operaie, affiorano i ricordi dei mestieri di un tempo …, delle lotte operaie degli anni 70 e 80” (1) e si ritrovano numerosi richiami alle lotte partigiane.
In tutte le narrazioni sono rievocati episodi e pratiche di impegno politico nel sindacato o in progetti di solidarietà e di attenzione verso la fragilità, umana e del territorio.
Un libro le cui storie ci aiutano a capire non solo la questione TAV ma ci fanno altresì riflettere
sull’importanza di “condividere i processi conoscitivi che conferiscono identità ai singoli e al loro vivere, lottare, desiderare insieme” (2).
In questo modo “… l’io biografico di ogni interprete di ogni esperienza storica significativa ha
modo di diventare un noi autobiograficamente corale” (3).
Note
1 Voci Narranti -Storie resistenti della val di Susa, prefazione di Ezio Bertok
2 Voci Narranti -Storie resistenti della val di Susa, introduzione di Duccio Demetrio
3 Vedi nota 2