Anna Maria Pedretti

    Mi sono laureata in Materie Letterarie presso l’università. di Bologna e ho insegnato per quasi trent’anni nelle scuole medie con alcune esperienze nei corsi per lavoratori studenti.
    Dopo la pensione ho seguito la prima edizione della scuola di formazione in Metodologie Autobiografiche ad Anghiari nell’anno 1999/2000, poi il primo percorso sperimentale di autoanalisi a Citerna, nonché altre attività di approfondimento tematico sulla raccolta di memorie orali (Agorà) e sulla scrittura come cura (Epimeleia).
    Attualmente sono nel gruppo dei Collaboratori territoriali della Libera Università dell’Autobiografia e faccio parte del Consiglio didattico e del Direttivo.
    Negli oltre dieci anni di vita della Libera ho svolto numerose attività direttamente ad Anghiari, dando il mio contributo alle iniziative culturali promosse dalla stessa università (Festival, Simposi, Convegni) e, come docente, ad attività di formazione durante la scuola (Morphosis 2006, 2007, 2011, 2012, 2013) e con seminari di filosofia e scrittura insieme con il prof. Lorenzo Barani. Attualmente sono impegnata nel gruppo di lavoro coordinato da Caterina Benelli che tiene il nuovo percorso formativo Morphosis-Mnemon per l’anno 2014.

    Ho inoltre realizzato diversi progetti in collaborazione con la Libera, tra i quali mi piace ricordare quello promosso dal Sindacato Pensionati CGIL e dal Comune di Reggiolo (RE), terminato con la pubblicazione del volume “Reggiolo si racconta. un paese tra memorie individuali e storia collettiva” con postfazione di Duccio Demetrio, edito da Unicopli nel 2004 e il “Progetto memoria”, promosso dall’Amministrazione comunale di Cavezzo (MO) allo scopo di raccogliere attraverso interviste filmate le storie di vita degli abitanti, costituendo così una mnemoteca. In entrambe queste realtà, i progetti iniziali continuano a figliare nuove idee e nuove iniziative legate al lavoro sulla memoria.
    A Cavezzo in particolare, dopo il terremoto, ho tenuto due laboratori di volontariato autobiografico, il primo dei quali si è concluso con la pubblicazione del libro: “Ri-scrivere il paesaggio. Laboratorio autobiografico a Cavezzo dopo il terremoto agosto-ottobre 2012”.
    Un altro progetto interessante e, per certi aspetti innovativo, è stato quello promosso dalla Cooperativa Sociale Gulliver che gestisce centri diurni e residenziali per ragazzi disabili a Carpi (Modena): è stato rivolto ai genitori dei ragazzi e si è concluso con la pubblicazione “Per sé, con gli altri”.
    Molto significativa è stata secondo me un’esperienza che ho condotto, insieme con Ivana Palmieri, negli anni 2002-2003: un laboratorio misto di narrazione scritta e orale in collaborazione con la Circoscrizione n. 4 di Modena e la struttura per anziani “Guicciardini”. Questo progetto ha coinvolto sia gli abitanti del quartiere, sia gli ospiti e gli operatori della casa di riposo ed è stato pubblicato nel libro “Le memorie intrecciate. voci e scritture di un laboratorio autobiografico”, edito a cura di Gulliver Cooperativa Sociale; l’esperienza è continuata l’anno successivo attraverso il laboratorio di narrazione “La memoria delle emozioni” e si è conclusa con una rappresentazione teatrale realizzata dal regista G. Sepe con gli studenti dell’istituto “Cattaneo” di Modena e la produzione di un filmato dal titolo “I luoghi del cuore” (presentato nel 2006).
    Di questa esperienza ho raccontato partecipando al percorso Epimeleia che ha dato vita al libro curato da Laura Formenti “Attraversare la cura. Relazioni, contesti e pratiche della scrittura di sé”, Erickson, Trento, 2009.
    Inoltre sono particolarmente contenta di aver contribuito ad avviare una collaborazione tra la LUA e il Dipartimento Memoria dello SPI-CGIL dell’Emilia-Romagna con cui ho già condotto corsi di formazione per funzionari del sindacato, a Reggio Emilia, a Vezzano s/Crostolo, a Faenza, a Bologna a livello regionale.
    Questa collaborazione ha portato ad un riconoscimento del valore dell’approccio autobiografico come metodologia dell’ascolto e della valorizzazione delle memorie individuali e collettive nei diversi territori dove è insediato il Sindacato pensionati e alla prossima realizzazione di nuovi corsi di formazione. I contatti con il Sindacato Pensionati si sono ampliati a livello nazionale, in particolare con una collaborazione con la rivista “Liberetà” sulla quale tengo una rubrica di avvio alla scrittura di sé e con il Gruppo di Lavoro sulla Memoria del Coordinamento Donne.

    Utilizzando l’approccio autobiografico e le metodologie ispirate ai principi sui quali si fonda e propone le sue attività la LUA, ho partecipato a varie ricerche promosse da Università, Enti e Amministrazioni locali sul tema della scuola. Le prime due sono: una sugli insegnanti modenesi, coordinata dal prof. Duccio Demetrio e dalla dott.ssa Sonia Bella e pubblicata col titolo: “Una nuova identità docente/Come eravamo, come siamo”; l’altra sulla percezione della democrazia nella scuola da parte degli studenti pubblicata col titolo: “Dentro la democrazia scolastica: ascoltare la quotidianità”.
    Le ultime due in ordine di tempo sono quelle promosse dalla Fondazione Mario Del Monte di Modena con un gruppo di insegnanti e studenti di scuola media superiore: la prima sul tema delle modalità di insegnamento/apprendimento (raccolta in due volumi: “Apprendimento e democrazia: un percorso di esplorazione. Una ricerca sulle pratiche democratiche nella scuola”, a cura di Gianna Niccolai e Anna Maria Pedretti e “Come un arcipelago. Autobiografie cognitive in adolescenza”, di Carmine Lazzarini) e l’altra sul tema della scelta dopo la scuola superiore (Fascicolo “Scegliere, ugualmente” a cura di Anna Maria Pedretti e Gianna Niccolai).
    In tema di scuola è interessante la raccolta di memorie che ricostruisce la storia di una scuola, promossa dall’Amministrazione Provinciale di Modena in occasione del 50° anniversario di fondazione dell’Istituto Tecnico Provinciale “E. Fermi” che ha portato alla pubblicazione del volume “Io, al Fermi. Storia di una scuola in un racconto a più voci” (a cura di Anna Maria Pedretti, col contributo di Gianna Niccolai, Daniela Stefani, Maria Gabriella Pavarotti e Ivan Andreoli) e di un video del regista Ivan Andreoli.

    Curriculum Formativo presso la Libera Università dell’Autobiografia

    Anno 2000: Prima scuola biennale 1999/2000
    Anno 2002: Ta eis heauton, livello sperimentale
    Anno 2003 – Agorà (gruppo di supervisione) 2003
    Anno 2005 – Epimeleia (approfondimento tematico)
    Anno 2008 – Epimeleia (gruppo di ricerca sulla cura)

    Ha conseguito i seguenti titoli:
    Esperto in pratiche biografiche territoriali
    Esperto in pratiche autobiografiche in attività di cura
    Esperto in formazione autobiografica
    Esperto in scrittura autoanalitica
    Consulente in scrittura autobiografica

    Ha frequentato seminari con:
    2000 – Prof.ssa M. Striano
    2000 – Prof. P. Jedlowski,
    2000 – Prof. P. Clemente,
    2000 – Prof. S. Tramma,
    2001 – Prof. C. Mustacchi,
    2002 – Dott.ssa A. D’Elia,
    2005 – Prof. S. Quaglino,
    2005 – Prof. D. Demetrio e Prof.ssa B. Mapelli,
    2006 – Prof. D. Demetrio,

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