Fabrizio Scrivano si occupa di storia e di cultura letteraria, nonché di cultura visuale, come dei loro incroci nelle arti e nella comunicazione. Alle pratiche di scrittura ha di recente dedicato due libri: Oggi il racconto. Come resistere alla banalità dell’informazione (Meltemi, 2017), un saggio che intende restituire alla comunicazione letteraria un ruolo fondamentale nella formazione della coscienza e della conoscenza, e Diario e narrazione (Quodlibet, 2014), dedicato al rapporto tra scrittura spontanea e scrittura letteraria.
È docente di Letteratura italiana presso l’Università degli Studi di Perugia e membro del Consiglio direttivo del Dottorato di Ricerca in «Scienza del libro e della scrittura» (Università per Stranieri, Perugia). Redattore delle rivista di estetica e studi culturali «Agalma» e della rivista di critica letteraria «Symbolon», è direttore della collana di studi e testi «Memoria & Oblio» (Morlacchi). Collabora alle pagine culturali de «Il Manifesto».
Altri saggi: Le parole degli occhi. Vista e linguaggio nel sapere rinascimentale (Pacini, 1992); Lo spazio e le forme. Basi teoriche del vedere contemporaneo (Alinea, 1996); Una certa idea del comico. Retorica e riso nella cultura del Seicento (Pacini, 2001); Calvino e i corpi. Il peso dell’immateriale (Morlacchi, 2008). Ha curato i volumi: Seminario sulle scritture (Morlacchi, 2007), Variazioni Pinocchio. Sette letture sulla riscrittura del mito (Morlacchi, 2010), Raccontare la guerra (ISUC, 2016).