Riassunto: Il contributo mette in luce le modalità con le quali i libri possono ‘prenderci’ ed in particolare il quanto e il come le parole scritte dall’altro incontrino la vita e le scritture di ciascuno di noi. A partire da alcuni spunti tratti dal ‘Livres de chevet de Montaigne à Mitterand’ e con riferimenti all’Oscar per l’animazione del 2012 della Lessmore Production (‘The Fantastic Flying Books of Mr. Morris Lessmore’) oltre che ad autori quali Massimo Recalcati, Stefano Raimondi, Alessandra Preda, Roland Barthes, Lina Bolzoni, Michela Murgia, Ezio Raimondi, Emanuele Azio Ferrari, Duccio Demetrio, Ludovica Danieli e lo stesso Giorgio Macario, viene esplorato il rapporto che ciascuno intrattiene con i libri importanti della propria vita. Mettendo in luce, in particolare, la doppia valenza di contaminazione biografica che si attiva nel momento in cui, nell’insegnamento, nella formazione, nell’orientamento educativo, nel sostegno psicologico o in altri contesti similari, chi utilizza i propri libri importanti li arricchisce con il proprio contributo autobiografico.
Questo articolo riprende la relazione presentata dall’autore il 25 novembre 2019 nell’ambito del Seminario “IL LIBRO DI UNA VITA” organizzato da APICE (Archivi della Parola, dell’Immagine e della Comunicazione Editoriale) dell’Università degli Studi di Milano.
Giorgio Macario fa parte della Direzione Scientifica e del Consiglio Scientifico della Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari.