Riassunto: Il contributo mette in luce la complessità di accingersi a scrivere la propria storia. Un genere narrativo, prima che letterario, che richiede – contro ogni pressapochismo – la disponibilità degli aspiranti autobiografi a discutere il proprio passato e il presente. Ne consegue, che la redazione di un’autobiografia (di un testo non frammentario ed episodico, né diaristico) richiede un serio e lungo lavoro autoriflessivo e autocritico, oltre a confronto morale con la dimensione del tempo vissuto. Nell’accettazione, inoltre, che la scrittura della nostra vita smentisca l’illusione che si tratti di un’impresa facile e funzionale a scopi narcisistici. Come molte esperienze nel campo della formazione in età adulta sembrerebbero promettere.
Questo articolo sarà prossimamente pubblicato sul numero 30 della rivista ‘Educazione sentimentale’, edita da Franco Angeli, che si rivolge a tutti coloro che siano interessati ad approfondire le problematiche della psicosocioanalisi, sia teoriche che pratiche.
Duccio Demetrio fa parte del Comitato scientifico della rivista, che nasce nel 2003 come organo ufficiale della Fondazione Luigi (Gino) Pagliarani, e si ringrazia l’Associazione Italiana di Psicosocioanalisi – ARIELE per aver consentito questa anticipazione.
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