Raccontare i luoghi attraverso le loro storie di vita, i costumi, la natura e le leggende. Far rivivere con la scrittura l’anima di un paese, di un borgo o di un quartiere, per salvarne memoria e significato. Sono questi gli intenti del concorso nazionale “L’albero delle ciliegie, una storia tira l’altra. Storie di paesi, borghi e letterature dei luoghi”, proposto dalla Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari (LUA) e dal Centro Ricerche e Studi autobiografici “Athe Gracci” con il patrocinio del Comune di Anghiari.
Narrazione, memoria e valore identitario dei luoghi sono i princìpi ispiratori di un progetto che riunisce attorno a sé Teatro di Anghiari, Museo della Battaglia e di Anghiari, Progetto Valtiberina-Festival dei Cammini di Francesco e Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano. Un progetto dal quale prenderà vita ad Anghiari una biblioteca dedicata alle letterature dei luoghi, archivio nazionale di tutti quei testi amatoriali, autobiografici e biografici, composti per un’autentica passione narrativa da autrici e autori di ogni età che vivano, o abbiano vissuto, in paesi, borghi storici, insediamenti e piccole comunità, anche di quartiere urbano. Scritti nei quali siano riconoscibili luoghi, terre, paesaggi e ambienti di vita quotidiana, abitazioni, strade, piazze o altro che abbiano rappresentato per i narratori dei “contesti di affezione” rilevanti.
Il concorso si divide in quattro sezioni: racconti dei luoghi; racconti di storie memorabili di tempi lontani; racconti tratti da laboratori di scrittura autobiografica; scritture già pubblicate o in corso di pubblicazione, anche di autori scomparsi, su iniziativa di singoli o di comuni, enti, associazioni, musei e biblioteche.
TERMINE DI PRESENTAZIONE DELLE OPERE: 25 giugno 2022
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“Con il concorso e la biblioteca delle letterature dei luoghi, da Anghiari vogliamo irrobustire il filo conduttore di una storia che ci vede al centro di un progetto ultraventennale dedicato alla scrittura e alla memoria”, ha dichiarato la presidente della LUA, Stefania Bolletti. “E lo facciamo grazie anche al coinvolgimento attivo delle principali forze culturali che operano nella “valle della memoria” dell’Alto Tevere, in un lavoro di squadra rivolto a sostenere i valori culturali e sociali che ci uniscono”.
“Prendersi cura delle storie equivale a prendersi cura dei luoghi – osserva dal canto suo Duccio Demetrio, che della LUA è fondatore oltre che direttore del Centro Studi – e aiuta a promuovere cultura e valore sociale. La nostra è un’iniziativa di sensibilizzazione che si rivolge a tutto il Paese con l’obiettivo di preservare la memoria dalla dimenticanza e di sostenere il senso di comunità. Per questo ad Anghiari, grazie al sostegno del Comune, abbiamo voluto dare vita alla biblioteca nazionale delle letterature dei luoghi, che sarà dedicata a Fiorenza Mannucci, autrice e ricercatrice di autobiografie, biografie individuali e di comunità, di fiction econarrative, diari e memorie famigliari. Saranno quindi suoi i primi 12 volumi che entreranno nella nostra biblioteca, oltre a quelli provenienti dalla mia raccolta”.
Per informazioni: segreteria@lua.it