Tutta la LUA si associa alle parole di Monia Cantini nel ricordo di Adriana Braga, che con noi ha condiviso una parte del suo cammino.
“ Cara Adriana,
il mio modo di salutarti e ricordarti comincia da qui, da Palazzo Testi che ora è la sede della LUA. Questa è l’associazione che ci ha fatte incontrare nel 2018, anche se il nostro Graphein si svolse al Museo della Battaglia e di Anghiari, all’ultimo piano che era raggiungibile soltanto con una lunga e faticosa scalinata accompagnata dalla musica della mostra sottostante. Battaglia avrebbe potuto essere il tuo nome e Anghiari il mio in quella stanza. Stefania ci ha condotte e Gabriella ci ha silenziosamente accompagnate. Vorrei avere stasera la loro consapevolezza e presenza nell’accompagnarti da lontano in questo percorso oltre l’autobiografia, oltre la vita. Lasci qua parole, riccioli, circonferenze ed esempi. Quello di valorizzare Carassai, il tuo paese, con le iniziative di Sibilla Arte e anche Anghiari, il mio, il nostro, con la tua partecipazione al primo concorso dell’Albero delle Ciliegie.
Provo un profondo dispiacere per la tua scomparsa, che Angela Maria ci ha annunciato, ma non dolore. Sarà perché tu, anestesista davvero mai in pensione, anche questa volta hai saputo somministrarci il cocktail più adatto per annullare il dolore altrimenti inevitabile: un po’ di distanza, un po’ di silenzio e tanti bei ricordi condivisi.
Anghiari stasera ti rende onore insieme a me. Ci hai fatto dono della tua storia e di parole che tengo questa sera come un vessillo funebre e che mi terranno caldo quando sentirò davvero la tua assenza.
Ti saluta il Campano coi suoi rintocchi, ti salutano i vicoli e i locali dove abbiamo mangiato, bevuto e parlato, ti salutano il sole e la luna, soprattutto la Luna d’Anghiari 2018.”